Formaggi, pomodori, vino… e cellulite? Cosa c’entra l’istamina e perché fa la differenza

Formaggi, pomodori, vino… e cellulite? Cosa c’entra l’istamina e perché fa la differenza

due donne con la cellulite
dieta.com -Formaggi, pomodori, vino… e cellulite? Cosa c’entra l’istamina e perché fa la differenza

Quando si parla di alimentazione e cellulite, si finisce spesso per ripetere le stesse raccomandazioni: bere tanta acqua, ridurre il sale, evitare zuccheri raffinati. Ma c’è un altro fattore meno noto che può contribuire in modo rilevante alla comparsa o al peggioramento della cellulite, ed è l’istamina alimentare. L’istamina è una molecola prodotta naturalmente dal nostro organismo, ma è presente anche in molti alimenti, soprattutto in quelli fermentati, stagionati o maturi. In alcune persone predisposte, un eccesso di istamina introdotta con la dieta può provocare una risposta infiammatoria sistemica, che si manifesta in vari modi: gonfiore, ritenzione, pruriti… e anche un peggioramento visibile della cellulite.

Gli alimenti più ricchi di istamina? Formaggi stagionati, pomodori, alcol (in particolare vino rosso), salumi, crauti, aceto, cioccolato, tonno in scatola, frutti di mare. In un soggetto con soglia di tolleranza bassa o attività ridotta dell’enzima DAO (diaminossidasi, che serve a degradare l’istamina), questi alimenti possono scatenare micro-infiammazioni a livello tissutale. La conseguenza? Il microcircolo si congestiona, il drenaggio linfatico rallenta e la cellulite diventa più evidente, soprattutto nelle zone critiche.

Istamina e infiammazione tissutale: un meccanismo poco conosciuto

La cellulite non è solo un accumulo di grasso, ma una condizione infiammatoria del tessuto sottocutaneo. Quando il corpo reagisce in modo eccessivo all’istamina, questa infiammazione può essere amplificata. Secondo una review pubblicata su Nutrients (2018), i soggetti con intolleranza all’istamina o con disturbi legati all’equilibrio del microbiota intestinale mostrano una maggiore tendenza a manifestazioni infiammatorie di basso grado, comprese quelle a carico della pelle e del tessuto connettivo.

vari tipi di formaggi stagionati
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Inoltre, l’istamina può aumentare la permeabilità dei capillari, favorendo il passaggio di liquidi nei tessuti e contribuendo così alla ritenzione idrica e alla formazione degli edemi tipici della cellulite. Ecco perché, in alcune persone, l’eliminazione temporanea o la riduzione degli alimenti ad alto contenuto di istamina può portare a un miglioramento visibile della compattezza cutanea e della circolazione.

Non si tratta di demonizzare alimenti buoni e sani come il pomodoro o il parmigiano, ma di osservare il proprio corpo con attenzione, soprattutto se si nota che la cellulite peggiora in modo ciclico, in relazione a ciò che si mangia o si beve. Alcune donne, ad esempio, riferiscono un peggioramento evidente dopo un weekend di cene con salumi e vino.

L’approccio migliore? Un’alimentazione anti-infiammatoria, ricca di vegetali freschi, pesce azzurro, spezie drenanti come lo zenzero e il finocchio, e con attenzione agli alimenti fermentati o troppo stagionati. In alcuni casi, può essere utile il supporto di un nutrizionista per valutare la tolleranza all’istamina e personalizzare l’alimentazione.

A volte basta rimuovere un piccolo ostacolo invisibile per vedere grandi cambiamenti. Anche nella pelle.

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