Il cervello vuole sabotarti quando sei a dieta. Ecco come lo frego ogni giorno con questi 5 trucchetti

Chi ha mai detto che per dimagrire basti mangiare meno? Se fosse così semplice, nessuno avrebbe problemi con la fame nervosa, le abbuffate improvvise o quella voglia insaziabile di dolce dopo cena.

cibo e cervello
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Il punto è che il cervello non ama le restrizioni. Quando percepisce che stai cercando di tagliare le calorie, mette in atto una serie di meccanismi, del tutto naturali, per spingerti a mangiare di più.

È programmato per sopravvivere, non per farti dimagrire. Ecco perché ho smesso di cercare la dieta perfetta e ho iniziato a concentrarmi su come ingannare il cervello, senza sentirlo come un nemico. Piccoli gesti quotidiani, alcuni quasi buffi, che però mi hanno aiutata a mangiare meno senza fare fatica. E funzionano davvero.

5 trucchetti che calmano il cervello (e la fame) senza sembrare una dieta

Ogni sera, dopo cena, avevo l’abitudine di alzarmi per cercare “qualcosa di buono”. Finché non ho provato una cosa banalissima: mi lavo i denti subito dopo il pasto. Sembra sciocco, ma funziona. Il sapore del dentifricio trasforma qualsiasi snack in qualcosa di poco invitante. Inoltre, lava via anche quella sensazione di “ne mangerei ancora un po’”, segnando mentalmente che il pasto è finito.

lavarsi i denti
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Un altro trucco che mi ha cambiata è stato mangiare con la mano non dominante. Sì, proprio così: se sei destrorsa, prova a usare la sinistra. Ti sentirai goffa, lenta… ed è proprio quello il punto. Mangi più lentamente, e questo dà tempo al cervello di accorgersi che sei sazia. Dopo una settimana, ho iniziato a mangiare porzioni più piccole, ma con la stessa soddisfazione di prima.

Poi ho sostituito i piatti grandi con piatti piccoli e dai colori vivaci, come rosso e blu. Potrà sembrare un dettaglio, ma la percezione visiva del cibo conta moltissimo. I piatti piccoli fanno sembrare la porzione più abbondante, mentre i colori accesi, come dimostrano diversi studi, riducono l’attrattiva visiva del cibo. È un modo silenzioso ma potente per mangiare meno… senza accorgersene.

C’è poi un’abitudine che ho preso a colazione o prima di pranzo: bere una bevanda calda. Anche solo una tazza di tè o un brodo vegetale. I liquidi caldi stimolano i recettori della sazietà e mandano un primo messaggio al cervello: “sta arrivando qualcosa”. Così, quando poi inizio a mangiare, ho meno fame e arrivo prima al senso di pienezza.

Infine, la più classica delle strategie: masticare lentamente. Non solo perché aiuta la digestione, ma perché è l’unico modo per dare al cervello quei 20 minuti di cui ha bisogno per registrare la sazietà. Se mangi in fretta, finirai per sentirti piena quando ormai è troppo tardi.

Non sono regole, non sono rinunce. Sono strategie psicologiche semplici che rendono più facile mangiare meno senza sentirsi frustrati. Quando il cervello si sente rassicurato, non ha bisogno di sabotarti. E tu non hai bisogno di una dieta impossibile.

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