Estate non è sempre sinonimo di felicità, leggerezza e vacanze. Per molte persone, rappresenta infatti un momento difficile, che porta alcuni disagi.

Lisa Sartori, psicologa, ha approndito il tema del “summer blues”, ovvero la tristezza estiva. Ma davvero si può essere tristi in estate? la tristezza, come gli altri stati d’animo, non conoscono stagioni. Ecco cosa può accadere in estate ad alcune persone.
Estate, perché non è un momento di felicità?
L’estate non è sempre sinonimo di spensieratezza e gioia. Anzi, per molte persone i mesi estivi portano con sé una profonda sensazione di malinconia e tristezza, un fenomeno sempre più diffuso e conosciuto come summer blues. Questa “tristezza estiva” è spesso legata alla pressione sociale, all’eccessiva esposizione sui social media e al confronto costante con la vita apparentemente perfetta degli altri. Ma che cos’è il “summer blues”?
Il termine summer blues è una forma di Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), identificato per la prima volta dallo psichiatra Norman E. Rosenthal nel 1984. Si tratta di una variazione dell’umore che si manifesta con l’arrivo di una nuova stagione. Nel caso del summer blues, le cause sono sia fisiologiche, legate ai cambiamenti di temperatura e luce, sia socio-relazionali. L’estate, infatti, è un periodo in cui si è spinti a partecipare a eventi sociali e a curare il proprio aspetto fisico, il che può generare sentimenti di insoddisfazione e sconforto se la propria vita non rispecchia l’immagine idealizzata di felicità che ci viene proposta.

I sintomi del summer blues sono simili a quelli di una depressione lieve e possono variare da persona a persona. È importante imparare a riconoscerli per poterli affrontare al meglio. Tra i segnali più comuni ci sono:
Malinconia e tristezza persistente;
Apatia, tendenza all’isolamento e perdita di interesse per hobby e attività che prima portavano gioia;
Sensazione di affaticamento e mancanza di energia costante;
Cambiamenti nell’appetito o nel peso;
Difficoltà di concentrazione e pensieri confusi;
Disturbi del sonno, come insonnia o, al contrario, eccessiva sonnolenza;
Sentimenti di inadeguatezza, irritabilità e agitazione.
Il primo passo per superare il summer blues è la consapevolezza, e quindi iconoscere che il proprio stato d’animo non è in equilibrio; se questo disagio è limitato solo al periodo estivo, si può iniziare a mettere in pratica alcune piccole abitudini che possono aiutare a gestirlo.
Mantieni una routine, anche in vacanza, per dare un senso di stabilità alla tua giornata.
Regolarizza il ciclo sonno-veglia, andando a letto e svegliandoti alla stessa ora.
Pratica sport, anche una passeggiata leggera può aiutarti a migliorare l’umore.
Riduci l’esposizione ai social network per non cedere al confronto con la vita degli altri.
Crea una “routine positiva” di pensieri per gestire le tue emozioni e la visione che hai di te stesso/a.
Non aver paura di fare le cose da solo/a e non aspettare che ci sia qualcun altro ad accompagnarti.
Se questo malessere persiste anche in altri periodi dell’anno o se non si riesce a gestirlo da solo, potrebbe essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia.